Il Presidente apre la riunione in interclub con il RC Genova Centro Storico, dando il benvenuto a Daniele Pomata Presidente del RC Genova Centro Storico ed a tutti gli ospiti e Soci presenti.
Agostino Poggi cede poi il microfono a Daniele Pomata che ringrazia il Club per l’ospitalità e saluta a sua volta tutti i presenti.
Il Presidente comunica ai propri Soci, con estrema soddisfazione, che il club è riuscito ad inserire quattro ragazzi diversamente abili nel progetto Rotary Campus. Si tratta di offrire a titolo completamente gratuito una settimana di vacanza a chi è stato meno fortunato di noi presso la ” Casa al mare dell’Incoronata” a Noli.
A questo progetto possono partecipare anche fattivamente i Soci rotariani, eventualmente non tutti i sette giorni ma anche soltanto tre giorni.
Agostino Poggi invita a unirsi a lui in questa splendida iniziativa.
Inoltre il Presidente informa che il Club sponsorizzerà, insieme al Rotaract, la partecipazione di un giovane al Ryla, iniziativa che permetterà un’esperienza intensiva di leadership dove i giovani verranno aiutati a sviluppare le proprie doti di leader.
Dopo la cena si è svolto il collegamento ZOOM con il relatore Dario Fabbri.
Dario Fabbri, inizia la sua relazione esprimendo la sua analisi sul ruolo degli Houti nel conflitto in Medio Oriente, dopo l’attacco di una coalizione guidata dagli Stati Uniti che ha bombardato diverse basi militari degli Houthi in Yemen, come risposta ai molti attacchi compiuti dal gruppo sciita, alleato con l’Iran, contro le navi commerciali in transito nel mar Rosso.
La questione vera è capire cosa vogliono. Perché è evidente che agiscano in nome dell’Iran.
“Sono arabi sciiti, vogliono mandare un messaggio ai nostri governi che sono su, che colpiscono attraverso lo stretto. Quindi noi ne subiamo gli effetti economici, affinché interrompa la controffensiva a Gaza e accetti la sconfitta tattica del sette ottobre”.
Lo scenario principale verte sulla competizione tra Stati Uniti e Cina, che di fatto con questa guerra nei prossimi anni si intensificherà e costringerà quasi tutti, se non tutti, i paesi del globo a schierarsi da questa o dall’altra parte, cioè a scegliere inevitabilmente da che parte stare. Questo sta già avvenendo, ma nel medio periodo l’intensificazione sarà maggiore e si potrebbe passare da una guerra commerciale già in atto a un conflitto vero e proprio. Nella sfida agli Stati Uniti la Cina è comunque costretta, anche e soprattutto da una popolazione in veloce invecchiamento, ad agire in fretta, massimo nei prossimi 15 anni.
Quindi è chiaro che il futuro dell’umanità al di là della pace perpetua e della fine della storia, sognate da qualcuno, sarà determinato dalla competizione fra Stati Uniti e Cina e da tutto il riverbero che questa avrà.
L’interessante relazione ha scaturito molte domande e applausi.
Dario Fabbri, per compensare la sua presenza on line alla riunione, ha regalato cinque abbonamenti alla sua rivista “Domino” ai presenti estratti a sorte dal Presidente.
Agostino Poggi ha chiuso la riunione con il consueto tocco di campana.