Conviviale del 3 febbraio 2022.

Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto al relatore Ariel Dello Strologo , avvocato, Presidente della Comunità Ebraica di Genova, ai Soci Rotaract Genova, agli ospiti e a tutti i Soci.

mattarellaFederico Cattanei porge gli auguri di buon compleanno a Titti Farina, Carlo Berri e Stefano Marchese, informa i presenti sui prossimi programmi del Club.

Il Presidente si unisce all’apprezzamento generale per la conferma del Presidente Sergio Mattarella, sicuro punto di riferimento per la centralità dell’Italia nell’Unione Europea

Dopo la colazione Federico Cattanei presenta Ariel Dello Strologo che illustra, con straordinarie  puntualità, umanità e discrezione, “La storia della Comunità Ebraica di Genova dalle leggi razziali alla Shoah”.

ariel 1La storia degli ebrei a Genova è documentata a partire dal VI secolo.Solo con la seconda metà dell’‘800 inizia la crescita della comunità che, parallelamente allo sviluppo della città, accoglie via via nuclei sempre più numerosi di correligionari provenienti da altre regioni italiane, Piemonte, Toscana, Emilia, ma anche da stati esteri, in particolare dalla Germania e dall’ Impero Ottomano.

Nel volgere di pochi decenni, dopo la prima guerra mondiale, la Comunità giunge così a superare le duemila unità e appare chiaramente inserita nel contesto sociale ed economico della città.

Nel 1938 le leggi razziali imposte dal regime fascista determinano, con il loro pesante carico di sconvolgimenti e umiliazioni, un drammatico risveglio per gli ebrei italiani. La situazione a Genova è ancor più complessa; nuovamente, come quattro secoli prima, il capoluogo ligure diviene meta, a partire dagli anni ’30 e fino all’ autunno del ’43, di un intenso flusso di profughi, questa volta dalla Germania e dall’ Europa centrale, in fuga dal regime nazista e alla disperata ricerca di qualche meta di salvezza.

Trovano ad accoglierli i volontari della Delasem, la società di soccorso per i profughi ebrei, istituita su iniziativa dell’Unione delle Comunità israelitiche italiane e qui diretta da Lelio Vittorio Valobra, che operava con tutti i mezzi e l’entusiasmo che i tempi precari consentivano.

Con l’8 settembre del ’43, e la susseguente occupazione tedesca, la situazione precipita; gli arresti e le deportazioni degli ebrei di Genova hanno inizio ai primi di novembre del ’43, quando le SS fanno irruzione nella Sinagoga e costringono il custode a consegnare l’anagrafe con gli iscritti alla comunità; un primo gruppo di ebrei viene quindi catturato in sinagoga con un tranello, il giorno seguente viene arrestato il Rabbino Riccardo Pacifici, molti altri lo seguirono nella tragica sorte.

ariel 2L’ aiuto coraggioso di alcuni cittadini, l’intervento concreto ed autorevole della Curia genovese, su iniziativa del Cardinale Boetto, con la collaborazione di Don Repetto e di altri sacerdoti, in coordinamento con  quel personaggio straordinario che fu Massimo Teglio – “la primula rossa“ – contribuirono ad assicurare la salvezza e ad alleviare le sofferenze di molte famiglie.
Non mancarono tuttavia spregevoli episodi di delazione che segnarono la tragica sorte di altri ebrei.

Alla fine dei tragici eventi si contarono 261 ebrei deportati, ne tornarono 20. In queste scarne cifre si sintetizza l’esito in vite umane della Shoà in Liguria.L’emozionante relazione ha suscitato un lungo applauso, quindi il Presidente porge l’omaggio del Club ad Ariel Dello Strologo e chiude la riunione con il tocco di campana.