Conviviale del 17 febbraio 2022.

Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto al relatore Luca Pellerano, ad Enrico Pedemonte che viene presentato oggi come nuovo Socio, a tutti gli ospiti ed ai Soci presenti.

Prima del pranzo Federico Cattanei legge il curriculum del nuovo Socio il quale ringrazia tutti per la fiducia riscontrata, quindi il Presidente spilla Enrico Pedemonte. Dopo la colazione, Federico Cattanei, presenta il relatore Luca Pellerano, genovese, classe 1980, Senior Social Protection Specialist International Labour Organization (ILO) Regional Office for Arab States con relazione dal titolo “Politiche sociali in Libano, tra crisi politica e crisi economica”.

pellerano 2Luca Pellerano ha iniziato la sua relazione con alcuni cenni sull’ILO (International Labour Organization), un’organizzazione fondata nel 1919, che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti.

Il ruolo principale dell’ILO è quello di formulare le norme minime internazionali delle condizioni di lavoro e dei diritti fondamentali del lavoratore, tra cui: libertà di associazione, diritto di organizzazione, negoziazione collettiva, abolizione del lavoro forzato, parità di opportunità e trattamento e altre norme che regolano l’intero spettro dei diritti del lavoro.

Il relatore è poi passato al racconto sulla storia del Libano, paese dove  vive attualmente, e ad alcuni cenni sulla situazione sociale di oggi in Libano.

Il Libano è un “unicum” nella geografica politica medio-orientale: la sua Costituzione tripartisce rigidamente l’organizzazione dello Stato fra le tre confessioni religiosi dominante (Cristiana, Musulmana Sunnita e Musulmana Sciita), con una periodica alternanza fra momenti di apparente normalità e convivenza e di aspro conflitto

L’80% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. La lira libanese si è svalutata del 90%. Poco meno di 4 milioni di abitanti, un milione e mezzo di profughi siriani, mezzo milione di profughi palestinesi. L’economia del Paese vive soprattutto delle rimesse finanziarie dei libanesi all’estero, che sono un sostegno decisivo per l’economia.  Ciò nonostante, il Libano da’ la chiara impressione di essere una Nazione in drammatica caduta libera. Agli occhi di chi lavora e risiede in quel Territorio, per come la gente sta vivendo appare un miracolo che non sia ancora scoppiata una guerra civile.

L’ILO si impegna in Libano per una riforma pensionistica, per istituire un sistema di ammortizzatori sociali per la disoccupazione, ha un programma di pensione sociale per le disabilità e una strategia nazionale per la protezione sociale: il tutto però con grandi difficoltà anche per la scarsa rispondenza delle autorità politiche locali.

Hanno fatto seguito all’interessantissima  relazione gli interventi di Oliva, Saiano e Macrì.

Il Presidente chiude la riunione porgendo l’omaggio del club l relatore e con il consueto tocco di campana.