Conviviale del 19 gennaio 2023.

Il Presidente apre la riunione di oggi con un caloroso benvenuto al relatore Dott. Francesco Cozzi, alla Dott.ssa Silvia Cozzi, cardiologa, figlia del Dott. Cozzi, a tutti gli ospiti e ai Soci presenti.
Dopo gli auguri di buon compleanno ai Soci Francesco Del Deo, Luca Maldotti e Paolo Zuppa, Titti Farina cede il microfono ad Annamaria Saiano per la presentazione della nuova Socia Barbara Grasso che viene spillata dal Presidente. Barbara Grasso ringrazia i Soci per la fiducia i quali la accolgono con un caloroso applauso.
Dopo la colazione il Presidente cede il microfono al relatore Dottor Francesco Cozzi, già procuratore capo del Tribunale di Genova, per la relazione dal titolo: “la violenza di genere: una questione strutturale e non emergenziale da risolvere”.
Il relatore ha sottolineato che la violenza sulle donne non è un’emergenza, ma un fenomeno strutturale, per questo è importante avere costanza e continuità nel contrastarla.
La violenza contro le donne non è un fatto privato, non riguarda solo le donne, ma ci riguarda tutti, perché nelle dinamiche della violenza anche la società ha un ruolo, in quanto caratterizzata ancora da modelli culturali e stereotipi di genere che rimarcano la differenza tra uomo e donna.
Come noto, da ormai qualche anno la Procura di Genova ha adottato un protocollo che coinvolge operatori del settore, strutture di pronto soccorso e polizia giudiziaria: «Riceviamo automaticamente le segnalazioni di violenze domestiche oppure senza una origine certa ma che in qualche modo destano sospetto, e non le iscriviamo subito come casi di maltrattamenti.
Effettuiamo uno screening, incrociamo questi dati con altri accessi al pronto soccorso e cerchiamo di capire se fanno parte del cosiddetto sommerso».
Un numero complessivo in aumento, conclude dunque il dottor Cozzi, pur in presenza di minori denunce va letto come un dato da prendere molto seriamente. E che potrebbe essere interpretato come un incremento di quei casi che senza un monitoraggio di questo tipo sarebbero rimasti sconosciuti alla giustizia: «La convivenza forzata imposta dal lockdown ha messo in difficoltà persone già in condizione di sudditanza o di inferiorità. Queste situazioni sono diventate esplosive.
Altre violenze avvengono in una fase di separazione. Occorre fare una considerazione generale sul fatto che forse negli anni passati talvolta si è privilegiato il mantenimento del rapporto tra genitore e figli, quando invece in alcune situazioni andava posta più attenzione sulla violenza tra coniugi.
Intervengono al termine della relazione molto apprezzata dai Soci: Sica, Moscatelli, Bonsignore, Fulcheri.
Dopo i saluti finali, il Presidente offre l’omaggio del Club al relatore e chiude la conviviale con il consueto tocco di campana.