Conviviale dell'11 maggio 2023.

Titti Farina apre la riunione con un caloroso saluto alla relatrice Dottoressa Chiara Urci, volontaria della Croce Rossa Italiana, delegato regionale e referente tecnico regionale del servizio psicosociale, accompagnata da Laura Audenino, responsabile settore emergenze della Croce Rossa Italiana, delegazione Liguria, a tutti gli ospiti e ai Soci presenti.

Dopo la colazione, la Presidente cede il microfono alla relatrice per la relazione dal titolo “Gli psicologi dell’emergenza e il servizio psicosociale della Croce Rossa”. La dottoressa Urci ha illustrato gli interventi svolti dal servizio di psicologi e operatori della Croce Rossa Italiana, preparati ad affrontare criticità ed emergenze territoriali, con un modello di lavoro rivolto alla comunità.

Questo modello definito psicosociale è quello previsto dal IFRC Reference Centre for Psychosocial Support di Copenaghen (www.pscenter.org), centro dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e di Mezza Luna Rossa, a cui afferiscono tutte le Associazioni di Croce Rossa del mondo.

L’approccio psicosociale di supporto alla comunità dunque, si rivolge a tutti i soggetti coinvolti in un evento critico: volontari di CRI, professionisti del soccorso, popolazione, Istituzioni coinvolte nella macchina del soccorso.

Inoltre, Chiara Urci, nel suo intervento rivolto ai soci spiega, con entusiasmo e grande passione, come avviene un intervento in emergenza, l’attività di TRIAGE PSICOLOGICO in una “zona rossa”, per valutare i bisogni di chi va soccorso, le competenze personali e tecniche necessarie ad affrontare contesti spesso rischiosi e/o complessi, e l’approccio umano messo in campo in situazioni emotive molto forti ed intense.

In questi anni il Servizio Psicosociale CRI Liguria ha dovuto affrontare sfide importanti, in una regione particolarmente complessa e sollecitata da importanti eventi sia naturali che antropici: emergenze complesse con il 118, attività in campi di transito migranti, come il campo Roya di Ventimiglia, attività di supporto agli sbarchi migranti in collaborazione con le Prefetture e Ministero degli Interni, , supporto nell’accoglienza di profughi provenienti dell’Afganistan e dall’Ucraina, supporto in emergenze alluvionali, dissesti territoriali, senza dimenticare l’enorme lavoro affrontato durante gli anni della Pandemia, per supportare i volontari e la popolazione.

L’evento del crollo del Viadotto Morandi poi ha visto il Se.P. in prima linea, dell’inizio della tragedia, per il supporto psicologico rivolto a volontari, operatori del soccorso e parenti delle persone coinvolte, in primis.. tanto da guadagnarsi il titolo di “psicologi con il caschetto”, per l’ operato fianco a fianco dei soccorsi, ora dopo ora, con un impegno durato quasi due anni, che ha segnato uno spartiacque e aperto pista ad una modalità di lavoro specifica, in contesti particolarmente complessi.

Racconta sempre la dott.ssa Urci come questa squadra spesso lavori in sordina, dietro le quinte, ma ha raggiunto importanti traguardi, come il protocollo d’intesa con il Comando dei Vigili del Fuoco di Genova nel 2020, progetto pilota, che ha portato alla Convenzione  Nazionale con il Corpo nel 2022. Nell’ordinario il servizio si occupa di supportare i volontari CRI, di fornirgli formazione nei ben 53 Comitati Locali dislocati in tutta la Liguria, e affiancarli nel realizzare attività sociali, per le persone vulnerabili: persone senza fissa dimora, anziani, sportelli sociali per le povertà, progetti nelle scuole.

Un impegno dunque duro, costante e non privo di rischi quello Se.P. vissuto da volontari che mettono a
servizio la loro professionalità, ma paghi però di grandissime soddisfazioni ed emozioni, nel tutelare i diritti umani delle persone messi in discussione, da situazioni transitorie o permanenti.

All’interessante relazione hanno fatto seguito gli interventi di Gallo e Sica.

La conviviale si conclude, con l’omaggio del Club alla relatrice e il tocco di campana.